Luogo Ferrara, Emilia Romagna, Italia
Racconto della vicenda
Umberto Antolini, con i genitori Giulio e Santa Torri, salva la vita a Saul, Esther e Rachel Ancona, in fuga da Milano dove vivevano, facendoli nascondere a Ferrara.
Saul Morderchai Ancona, un banchiere ebreo nato ad Aleppo in Siria, vive a Gerusalemme con la moglie e i nove figli, tutti nati ad Aleppo: Lea, Marco (Mordechai), Moshe, Albert (Avraham), Allégra (Simchah), Edmond, Olga, Rachel, tranne la più piccola, Victoria, nata a Gerusalemme. A seguito della rivolta araba del 1929 e della morte della moglie Nehzah, risposatosi con Esther Bijio, nel maggio del 1930 Saul lascia la Palestina Mandataria con Esther e i figli Albert, Allégra, Olga, Rachel e Victoria e trasferisce la sua banca a Bruxelles, mentre Lea si sposa e rimane a Gerusalemme.
Nel 1935 i figli Moshe e Albert si trasferiscono a Tel Aviv, Marco a Buenos Aires ed Edmond muore dopo breve malattia. L’anno successivo Saul Ancona trasferisce la banca ad Alessandria d’Egitto, mentre Rachel e Victoria rimangono in collegio a Bruxelles e si riuniscono alla famiglia a luglio 1937 tranne Allégra, che si è sposata e rimane a Bruxelles. Ad Alessandria Rachel continua i suoi studi di danza classica e musica e Victoria frequenta l’English College for Girls.
A dicembre 1937, a causa di problemi finanziari, Saul Ancona si trasferisce a Milano e la famiglia lo raggiunge a gennaio 1938, in un appartamento in via Visconti Venosta 7. Saul Ancona fa subito domanda di visto per gli Stati Uniti per sé e la famiglia, senza tuttavia riceverli. Quando si reca a rinnovare i passaporti questi sono confiscati dalle autorità italiane e non disponendo del denaro necessario, non riesce a far partire per Gerusalemme Victoria, l’unica dei suoi figli che è cittadina della Palestina mandataria.
Entrate in vigore le leggi razziali, senza poter continuare a esercitare il mestiere di banchiere, senza passaporti, la situazione della famiglia si fa difficile e gli Ancona iniziano a vendere gioielli e mobilio, trasferendosi poi in via Ripamonti 154. Da settembre 1939 Olga va a insegnare alla Berlitz School a Trieste. Rachel cerca lavoro al teatro La Scala, ma ciò le viene precluso poiché ebrea. Viste le sue capacità, ha tuttavia la possibilità di frequentare una sala prove la notte. A giugno 1940 Olga, Rachel e Victoria vengono costrette a lavorare in una fabbrica di scatole a Monza con altre lavoratrici ebree. Considerate poco produttive, vengono presto tutte sostituite. Olga torna a Trieste, Rachel prima di riunirsi alla compagnia di balletto trova lavoro dagli Olivetti a Ivrea, dove si occupa dei bambini e Victoria lavora prima a Bressanone, poi in una libreria a Milano, dove operano da membri della Resistenza.
A causa di ciò, il 9 novembre 1943, Victoria viene arrestata dalla Gestapo e rimane sei mesi a San Vittore. Identificata come ebrea, il 15 maggio 1944 viene tradotta prima a Fossoli, poi ad Auschwitz-Birkenau. A novembre, dopo l’arresto di Victoria, gli Ancona, sentendosi in grave pericolo, decidono di scappare da Milano.
Grazie a un elettricista di Ferrara, Umberto Antolini, che Rachel aveva conosciuto durante una tournée, con suo padre Saul e sua moglie Esther fuggono a Ferrara dove Antolini li fa nascondere nell’appartamento dei suoi genitori in via Vignatagliata 36, in cui rimangono fino alla Liberazione.
Antolini aiuta Rachel a trovare lavoro come impiegata all’ufficio di distribuzione delle carte annonarie e fa avere a tutti loro documenti falsi, con il cognome Marconi e la falsa identità di sfollati da Pescara. Olga viene arrestata il 13 febbraio 1944 a Ferrara dove si è fermata a salutare la famiglia e viene deportata ad Auschwitz il 5 aprile 1944. Là, a giugno, riesce incredibilmente a riunirsi a Victoria. Entrambe le sorelle sopravvivono alle marce della morte e raggiunta Lipsia, il 24 aprile 1945 vengono finalmente liberate.
Victoria è l’autrice di un documento eccezionale, un resoconto di date e luoghi che documentano i suoi spostamenti durante la prigionia, dal 9 novembre 1943 al settembre 1945, scritto su foglietti di carta che riesce a conservare nascosti in una scarpa.
Il 12 settembre 1945 Victoria e Olga tornano a Milano e si riuniscono al resto della famiglia. Olga trova lavoro alla Berlitz School a Roma, dove si stabilisce, mentre il 9 ottobre 1945 Rachel e Victoria diventano interpreti per la Raf a Milano. Lì conoscono due soldati inglesi: nel 1946 Victoria sposa Alfred Vincent, con il quale nel 1947 si stabilisce a Nottingham e Rachel sposa Norman Hastings, trasferendosi a Liverpool.
Grazie alla testimonianza di Rachel Ancona, il 13 settembre 1983 Yad Vashem conferisce a Umberto, Giulio e Santa Antolini il titolo di Giusti tra le Nazioni. Rachel Ancona muore a Liverpool il 5 ottobre 2007. (EC)
Bibliografia
Gutman I., Rivlin B., I Giusti d’Italia, Mondadori, 2006, 22 (ed. it a cura di L. Picciotto)
ALTRE FONTI
www.nationalholocaustcentre.net The Victoria Ancona-Vincent Collection;
Ancona-Vincent, Beyond Imagination, Witness Collection, Nottingham 1995
The Jewish Chronicle, 7/03/2008.