Cognome | Boni Baldoni |
Nome | Enzo |
Data di nascita | 24/09/1906 |
Luogo di nascita | Cavriago (RE) |
Data di morte | 12/05/1972 |
Luogo di morte | Villa San Bartolomeo (RE) |
Cenni biografici | Vincenzo Boni Baldoni nasce a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, nel settembre del 1906, da una famiglia di modeste condizioni economiche. Suo padre Domenico è un contadino e la madre, Barberina Bartoli, è casalinga. Domenico e Barberina hanno avuto altri quattro figli: Arturo, Marcellina, Giacomo e Antonio. Ma già durante la Prima guerra mondiale, quando Vincenzo ha soli 10 anni, i cinque fratelli rimangono orfani di madre e sarà quindi il padre, insieme alla nonna paterna, a prendersi cura di loro.
Il padre Domenico è tra i più attivi sostenitori dell’associazionismo cattolico, dai primi del Novecento e fino alla fondazione del Partito Popolare Italiano, nelle cui liste viene eletto consigliere comunale di Cavriago, nel 1920 e nel 1923. Morirà cinque anni dopo, nel 1928. L’ambiente comunitario e l’educazione famigliare incidono certo non poco nell’indirizzare Enzo verso il sacerdozio. Così, finite le scuole elementari, entra in seminario ad Albinea (Re), e nel 1931 viene ordinato sacerdote. Canonico a Sassuolo dal 1932, sei anni dopo diventa parroco di Quara di Toano, sull’Appennino reggiano. È l’anno della proclamazione delle leggi razziali da parte del regime fascista. Passeranno meno di due anni e anche l’Italia si troverà coinvolta in un nuovo conflitto mondiale. Don Enzo rimane a Quara fino al dicembre del 1945, e durante gli anni della guerra non resta indifferente alla tragedia che il mondo intero sta vivendo. Ma non si limita solo a ricordarla nelle sue omelie, attraverso le quali invoca «il riposo per i morti, il conforto per gli esuli, i prodighi, i dispersi e i prigionieri, e pace con giustizia». Egli, infatti, soprattutto dopo l’8 settembre del 1943, svolge una parte attiva nella resistenza ospitando renitenti, partigiani e molti fuggitivi, e mettendo più volte a rischio la propria vita. Alla fine del 1945, don Enzo viene poi trasferito a Villa San Bartolomeo, a poca distanza dal suo paese natale, e lì rimarrà sino alla morte, il 12 maggio del 1972. |
Sorte | Sopravvissuto |
Sesso | uomo |
Professione | Sacerdote |
Data del riconoscimento di Giusto tra le Nazioni e file Yad Vashem | 04/03/2001, M.31.2/9173 |
Modalità del salvataggio |
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Persone salvate |
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BIBLIOGRAFIA
Comune di Cavriago – Centro Culturale, Don Enzo Boni Baldoni. Giusto fra le nazioni, in Laboratorio delle identità e delle memorie, Centro culturale comunale, Cavriago (RE) 2003.
Gutman I. – Rivlin B. (a cura di), I giusti d’Italia. I non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-1945, Mondadori, Milano 2006, pp. 58-59. |
MATERIALI MULTIMEDIALI
Fontanesi A. – Mainardi A., Fai del bene e buttalo ai pesci, 2017 – DVD
www.istoreco.re.it |