Cognome Lorenzini
Nome Antonio
Data di nascita 10 maggio 1894
Luogo di nascita Sassostorno (MO)
Data di morte 22 dicembre 1966
Luogo di morte Lama Mocogno (MO)
Cenni biografici Antonio Lorenzini nasce a Sassostorno, frazione di Lama Mocogno, sull’Appennino modenese, il 10 maggio del 1894. È il quarto di otto fratelli e sorelle che nascono fra il 1889 e il 1905. Il padre Filippo è agricoltore e la madre, Luigia Busi, massaia. Si tratta quindi di una famiglia che conduce uno stile di vita semplice, tra le tante difficoltà dovute soprattutto al numero elevato dei suoi componenti e al contesto rurale del tempo. Così, lo stesso Antonio, che frequenta le sole due classi elementari obbligatorie, contribuisce sin da piccolo alla gestione del lavoro familiare.
Nel 1914, allo scoppio della Prima guerra mondiale, Antonio ha vent’anni e riceve la chiamata alle armi, venendo inquadrato nel 6° reggimento Alpini, battaglione “Verona”. Poco più di un anno dopo, il 30 dicembre del 1915, viene ferito in combattimento, in Trentino, e a causa di grosse schegge che gli hanno colpito un arto inferiore subisce l’amputazione della gamba sinistra. Viene quindi portato in un ospedale nelle vicinanze, e lì rimane fino al 15 maggio 1916, quando lascia la zona del fronte e viene inviato a Torino in un centro di riabilitazione. È in questo momento così difficile che Antonio trova la forza e il coraggio di rimettersi a studiare e di ottenere la licenza elementare, frequentando la Scuola di Rieducazione Mutilati ed Invalidi di Guerra di Lama Mocogno.
Collocato in congedo assoluto «per inabilità permanente al servizio militare causata da fatto di guerra e costituente infermità ascrivibile alla seconda categoria», a partire dal febbraio del 1917, e per tutta la vita, riceverà una pensione di guerra. Il 4 marzo 1924 il ministro della Guerra, Armando Diaz, gli concede la Croce al merito di guerra.
Tornato, nel frattempo, a Lama Mocogno, Antonio entra a far parte dell’organico comunale nel 1920, e sette anni dopo, nel settembre del 1927, sposa Teresa Lancellotti. Dal loro matrimonio nasceranno due figli: Gian Filippo, nel 1932, e Giulio Cesare, nel 1935.
Sono anni in cui Antonio Lorenzini prosegue col suo lavoro presso l’ente comunale di Lama Mocogno, prima come segretario e dattilografo, poi come impiegato all’ufficio di Leva, e infine nel ruolo di impiegato presso l’ufficio anagrafe. In questa veste affronterà i difficili anni della Seconda guerra mondiale. E nonostante uno stato di salute decisamente precario (subisce una tracheotomia che gli rende molto difficile il parlare), svolge il suo lavoro fino al pensionamento, avvenuto il 1° gennaio 1960. Sei anni dopo, il 22 dicembre 1966, muore, all’età di 72 anni.
Sorte sopravvissuto
Sesso uomo
Professione Impiegato comunale
Data del riconoscimento
di Giusto tra le Nazioni
e file Yad Vashem
15/01/2001, M.31.2/9172
Modalità del salvataggio
  • Dato assistenza
  • Fornito documenti falsi
  • Nascosto e dato rifugio
Persone salvate
  • Colorni, Levi, Emma
  • Colorni Vittore
  • Colorni, Morpurgo, Alda
  • Colorni Emanuele